4 Consigli per fare Yoga

Consigli per fare Yoga

Posted On Novembre 17, 2022

4 Consigli per fare Yoga

In questo articolo andiamo a descrivere 4 consigli per fare yoga e riteniamo che migliorare la propria pratica significhi evolvere in un percorso fisico, mentale e spirituale da un determinato punto, che potrebbe essere “la mia condizione di oggi”, verso uno stato di maggior consapevolezza e realizzazione. 

Questo vuol dire sentirsi fisicamente meglio; eseguire le posizioni con maggiore gioia e forza (Patanjalim II.46: Sthira sukham asanam); portare tale equilibrio nella vita di tutti i giorni; migliorare la propria gioia di vivere.

Programma il tempo da dedicare alla pratica

Questo significa stabilire una quantità di tempo che riteniamo di poter rispettare e che siamo consapevoli di poter inserire senza difficoltà nella nostra routine quotidiana.

In questo caso è importante capire che non ha senso partire a mille dedicando un’ora al giorno allo yoga, con il rischio elevatissimo di non ricevere in cambio altro che stanchezza e frustrazione. Piuttosto è meglio avvicinarsi alla pratica a piccoli passi, magari partendo con solo 10/15 minuti al giorno, aumentando progressivamente la durata nel corso del tempo.

In generale è consigliato praticare la mattina, un po’ perché iniziare la giornata “con un primo passo yogico” aiuta a vivere tutta la giornata in maniera yogica, e un po’ perché è più facile trovare lo spazio e il tempo all’inizio della giornata, magari mettendo la sveglia un quarto d’ora prima.

Se non sei una persona particolarmente mattiniera, un buon suggerimento è quello di preparare il tuo angolo yogico (vedi sotto) srotolando il tappetino la sera prima, in modo da avere pronto il tuo luogo “sacro” per la pratica… e avere una scusa in meno per non praticare.

Crea il tuo spazio yogico sacro

Un aspetto molto importante è quello di avere un luogo tranquillo nel quale praticare, un luogo che trattiamo con rispetto e che dedichiamo solamente alla nostra pratica. Questo non significa necessariamente avere una stanza intera da utilizzare come sala yogica, magari arredata con un tappetino eco di ultima generazione, incensi importati dall’India, mandala alle pareti e musica rilassante in filodiffusione di sottofondo, come ci mostrano continuamente su Instagram.

Anche un piccolo angolo del salotto può andare bene, l’importante è sentire che quello spazio appartiene a noi e alla nostra pratica e alle emozioni che viviamo nei momenti che dedichiamo a noi stessi.

Un consiglio che ti posso dare in questo caso è quello di dedicare questo spazio solo alla pratica, e di trattarlo con rispetto e anche con un pizzico di sacralità, riconoscendogli in questo modo il ruolo importante che ricopre nella nostra quotidianità.

Questo luogo dovrebbe essere per quanto possibile illuminato da luce naturale e, se pratichi la sera, sarebbe preferibile scegliere una luce artificiale calda e soffusa, per aiutare a mantenere la mente tranquilla.

Inoltre sarebbe meglio privilegiare uno spazio fresco e facile da ventilare, in modo da avere sempre a disposizione una fonte d’aria fresca e pulita per rigenerarti e rigenerare il tuo spazio yogico.

Un’altra caratteristica importante è lo spazio che dedichi alla pratica che sia sempre pulito e in ordine, in quanto la pulizia e l’ordine esteriore aiutano a creare pulizia e ordine dentro di noi.

E sebbene le uniche cose veramente necessarie per praticare yoga siano il corpo e la mente, un tappetino è fondamentale e spesso alcuni accessori ci aiutano a praticare in modo più comodo.

Pratica con costanza e perseveranza… 

La pratica dello yoga dovrebbe essere un momento piacevole e sereno, e non un momento di giudizio verso noi stessi e gli altri, o di generazione di senso di colpa.

L’ideale, come abbiamo visto, è praticare ogni giorno, ma alle volte possono esserci situazioni che ci impediscono di srotolare il tappetino, come un infortunio ad esempio, o un impegno imprevisto.

In questo caso è importante rimanere sereni e tranquilli e non sentirci troppo in colpa: anzi, è bene approfittare di questi momenti per osservare quanto cambi il nostro modo di sentirci in assenza del nostro momento quotidiano dedicato allo yoga, e quanto l’influenza su noi stessi di ciò che facciamo ogni giorno sul tappetino sia una cosa concreta e reale.

…e in seguito, una volta ripristinata la routine quotidiana, ci basterà semplicemente ricominciare a praticare, senza giudicarci troppo per il giorno o i giorni di assenza.

Inoltre, nei momenti in cui non possiamo srotolare il tappetino dove, come e quando vorremmo, è importante ricordare che esistono moltissime pratiche yogiche che possiamo fare ovunque, anche rimanendo immobili, e che sono super efficaci anche se spesso vengono sottovalutate, come ad esempio lo yoga nidra, la pratica dei mudra, o la meditazione.

Se invece non sono situazioni esterne a impedirci di praticare, ma semplicemente non ne abbiamo voglia e subentra una sorta di boicottaggio personale verso una pratica che sappiamo farci stare bene, possiamo utilizzare la “tecnica dei piccoli passi”, pensare nel qui e ora e nell’adesso, pensare al piccolo passo da fare per il nostro benessere, senza pensare che dovremmo farlo tutti i giorni, ma semplicemente ripetendoci che solo per oggi, in questo momento dove non ci sono motivi validi per non praticare, srotolo il tappetino, respiro e pratico con serenità e col sorriso sulle labbra, perché così mi prendo cura di me, così imparo a volermi bene.

Visualizzati come uno yogin

Le visualizzazioni sono uno degli strumenti più utilizzati nel mondo dello yoga e della meditazione per aiutarci a immaginare noi stessi in condizioni diverse da quelle in cui siamo realmente. Grazie a questa capacità peculiare della mente umana, noi possiamo effettivamente influenzare noi stessi ed il nostro comportamento.

In questo caso possiamo utilizzare le visualizzazioni per immaginare noi stessi come se avessimo già finito la pratica yoga, e anticipare la sensazione di benessere, calma e serenità che proveremo dopo esserci regalati il tempo e lo spazio per staccare la mente e dedicarci al benessere del nostro corpo e della nostra mente.

Visualizzarci in questa condizione può essere un ottimo metodo per farci passare rapidamente dal divano al tappetino, e potrebbe darci la motivazione giusta per praticare, anche in quei giorni in cui srotolare il tappetino ci sembra difficile.

Pratica la gratitudine insieme allo yoga

La gratitudine è uno strumento molto potente che crea benessere, in quanto contribuisce a generare una risposta fisiologica nel nostro corpo, aumentando i cosiddetti “ormoni della felicità”.

Ricordarci di tanto in tanto di metterla in pratica, ad esempio riconoscendo a noi stessi quanto siamo fortunati a vivere in un’epoca in cui i preziosi insegnamenti dello yoga e della meditazione, anticamente confinati a società molto distanti dalla nostra, sono a nostra completa disposizione a portata di click, o a quanto siamo fortunati ad avere l’opportunità di poter scegliere di dedicare ogni giorno del tempo della nostra vita a prenderci cura di noi stessi.

Riconoscere che questa condizione non è scontata, e non è nemmeno garantita, può essere un ottimo metodo per darci quel pizzico di entusiasmo e di motivazione in più che alle volte possono essere necessari per farci srotolare il tappetino.

Potrebbe essere molto utile tenere anche una sorta di diario della gratitudine, su cui segnare tutti i benefici che la pratica sta portando nella nostra vita quotidiana, scrivendo le nostre sensazioni, emozioni e pensieri, creando così un supporto personale e molto forte a cui fare riferimento, leggendo a caso qualche riga, quando la motivazione tende a diminuire.

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