Coltivabile agevolmente in casa acquistando l’attrezzatura su e-commerce specializzati – i semi di cannabis online di Sensoryseeds sono tra i più famosi e apprezzati a livello italiano e non solo – la pianta può avere effetti degni di nota in diversi ambiti della vita. Tra questi, rientra l’esercizio dell’attività sportiva.
Quali sono gli effetti della cannabis su chi fa sport? Rispondiamo nelle prossime righe dell’articolo!
L’effetto anti stress del CBD
La cannabis è nota non solo per il THC, ma anche per la presenza di CBD o cannabidiolo. Questo principio attivo, privo di effetti psicoattivi – in questo aspetto risiede la differenza con il suo omologo più famoso – interagisce con i recettori della serotonina, l’ormone del buonumore, impattando in maniera positiva sulla riduzione dei livelli di stress.
Quando si parla della vita degli sportivi, anche di quelli non agonisti, questo aspetto è di massima importanza.
Lo stress cronico, problematica con la quale molte persone, e per diversi motivi, hanno oggi a che fare, può influire negativamente sui risultati delle performance, ma anche sulla semplice voglia di mettersi a fare esercizio fisico dopo una giornata di lavoro faticosa.
A tal proposito, è doveroso citare uno studio scientifico pubblicato il 26 dicembre dello scorso anno sulla rivista Sports Medicine e condotto da un team attivo presso l’Università del Colorado.
Gli esperti, prendendo in considerazione le risposte di 42 runner, hanno scoperto che quelli che avevano assunto CBD invece che THC avevano trovato l’impegno nell’esercizio fisico maggiormente piacevole.
I ricercatori che si sono occupati di questo studio hanno scoperto che, in nessuno dei due gruppi, la performance sportiva risultava migliorata al basale.
Il miglioramento dell’umore, però, è comunque un risultato di grande rilevanza, in quanto un atleta, sia esso professionista o dilettante, è un connubio armonioso tra corpo e mente.
Efficacia antinfiammatoria
Quando si fa sport, può capitare di sperimentare la problematica dei traumi fisici, con conseguenze fastidiose come l’infiammazione. Il CBD aiuta a contrastare questa situazione.
Come evidenziato anche da recenti studi, il cannabidiolo è in grado di intervenire, attenuandoli, sui quadri di infiammazione sistemica. Questa proprietà è dovuta alla capacità del cannabidiolo di legarsi al recettore CB2 del sistema endocannabinoide.
Il legame appena menzionato può contribuire a prevenire la tempesta di citochine che, normalmente, insorge quando si ha a che fare con la problematica dell’infiammazione.
Effetti positivi sulle conseguenze delle commozioni cerebrali
Una tipologia di trauma purtroppo molto diffusa tra chi fa sport, in particolare quelli di contatto, è la commozione cerebrale.
Diversi studi recenti – per amor di precisione, è il caso di ricordare il loro essere stati effettuati su modelli animali – hanno portato alla luce una possibile capacità del CBD nel concretizzare benefici sulle conseguenze comportamentali del suddetto trauma, tra cui la tendenza all’aggressività.
Regolarizzazione del ritmo sonno – veglia
Per un atleta, dormire bene è fondamentale. Questo vale quando si parla di agonisti, ma anche quando si ha a che fare con chi si muove con la semplice intenzione di stare bene.
Il CBD aiuta a regolarizzare i ritmi sonno – veglia – questo beneficio è noto da molto tempo, più o meno dagli anni ‘70 – con conseguenze positive su tutto il benessere generale. Se si dorme male, come ben si sa, ne risente ogni aspetto della quotidianità, compresi i momenti in cui ci si dedica all’attività fisica.
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